mercoledì 21 settembre 2011

1978/2011 Corsi e ricorsi

SONO IN CRISI: DATEMI UN CORSO DI AGGIORNAMENTO Marcella Bacigalupi, 1978

    Ben strano mestiere quello degli insegnanti. Si sono moltiplicati proprio quando nessuno sapeva più che cosa dovevano essere. Gran parte dei giovani, da 10 anni a questa parte, sono entrati nella scuola avendo chiaro di non voler impersonare la figura dell'insegnante.Quanto agli altri, quelli che nella scuola c'erano da tempo, nessuno pensa più che saprebbero davvero essere buoni insegnanti, anche se lo volessero.
    L'insegnante insomma è finito, mentre la categoria degli insegnanti si è ingigantita. Pullulare di corsi di aggiornamento, proposte di nuovi orari di lavoro e nuovi compiti, testimoniano in fondo proprio questo. E preparano la via per una risistemazione di questa categoria senza arte nè parte.
    Del resto anche la pedagogia, come si sa, è morta, insieme col reverenziale rispetto che albergava nella coscienza della gente  per chi doveva possedere non solo la scienza ma anche l'arte di travasarla nelle menti altrui. Come alla pedagogia si sono sostituite le scienze dell'educazione, così esperti in materia sono diventati gli psicologi, i sociologi, gli antropologi. E dato che  queste scienze spostano i termini del problema dal contenuto ai modi e al perchè, diventa ovvio non solo riconoscere che l'insegnante non possiede competenza disciplinare ma anche evitare di chiedergliela. A questo riguardo esiste l'altra categoria di esperti, depositari  appunto della competenza nei singoli campi del sapere: sono gli storici, i matematici, i linguisti, eccetera eccetera.
    Anzi un settore più specifico e tradizionalmente subordinato della pedagogia, la didattica o meglio le didattiche, è ora fatto proprio da chi amministra le singole discipline: lo storico fa didattica della storia, il fisico didattica della fisica e così via.

    Non solo contro una funzione politicamente conservatrice si rivoltarono gli insegnanti di sinistra nel mitico '68 predicando il "rifiuto del ruolo", ma contro un vuoto che avevano percepito prima degli altri. Chi si adoperò per riempirlo di contenuti politici (di segno opposto naturalmente a quelli che si pensavano "voluti dal sistema"); chi scelse di mostrare il "re nudo", rinunciando ad ogni autorità  perchè non c'era nulla a sostenerla; chi sognò di poter sostituire all'insegnante qualcosa  che in fondo era abbastanza simile alla classica figura del "maestro": non un ruolo, cioè, ma un uomo, con la sua maturità e la sua personale cultura. Fosse pure ciascun insegnante a suo piacere sociologo oppure studioso di storia o magari matematico o, perchè no, pittore; al momento opportuno il suo gusto per la ricerca e la sua simpatia umana avrebbero saputo fargli trovare le tecniche adatte e, in ogni caso egli avrebbe saputo comunicare agli altri il senso della cultura.

 Utopia certo, anche se generosa, quella di pensare a 700.000 persone colte sparse nella scuola italiana.

fuori-corso



[PDF] 

Prof.ssa Marcella Bacigalupi
www.cirse.it/public/currucola%20soci/Curriculum%20M.Bacigalupi.pdf
Formato file: PDF/Adobe Acrobat - Visualizzazione rapida
Prof.ssa Marcella Bacigalupi. Docente di storia e filosofia, mi sono dedicata all'analisi delle pratiche educative fin dagli anni Settanta pubblicando alcuni lavori ...

Nessun commento:

search