sabato 3 novembre 2012

questa malattia paradossale





  • E perché fuggiamo dai capolavori esposti nei musei e ci fermiamo a guardare incantati un bidone sfondato dell’immondizia o una scritta su un muro? Ho insegnato un anno in una scuola media, a ragazzini sui dodici anni, e in quell’anno ho vissuto sulla mia pelle il rapporto delirante tra la cultura e l’immaturità. Nell’atmosfera di cultura coatta della scuola tutto si volgeva nel suo contrario: il bello diventava brutto, la giustizia ingiustizia, la conoscenza ignoranza. Ma il meccanismo perverso del sistema educativo è da tempo sfuggito alle sue sedi deputate: tutta la vita che ci tocca in sorte sembra diventata scuola, e si presenta affetta da questa malattia paradossale, l’eczema didattico. Non può essere vero che la colpa sia sempre da qualche altra parte: ci deve essere nella cultura qualcosa di radicalmente sbagliato.
    E perché fuggiamo dai capolavori esposti nei musei e ci fermiamo a guardare incantati un bidone sfondato dell’immondizia o una scritta su un muro? Ho insegnato un anno in una scuola media, a ragazzini sui dodici anni, e in quell’anno ho vissuto sulla mia pelle il rapporto delirante tra la cultura e l’immaturità. Nell’atmosfera di cultura coatta della scuola tutto si volgeva nel suo contrario: il bello diventava brutto, la giustizia ingiustizia, la conoscenza ignoranza. Ma il meccanismo perverso del sistema educativo è da tempo sfuggito alle sue sedi deputate: tutta la vita che ci tocca in sorte sembra diventata scuola, e si presenta affetta da questa malattia paradossale, l’eczema didattico. Non può essere vero che la colpa sia sempre da qualche altra parte: ci deve essere nella cultura qualcosa di radicalmente sbagliato.

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