domenica 23 agosto 2015

la republica perfetta?

1980-07-23 le donne in festa
#eros e priapo #gadda
di patrizia de clara, passeggiata archeologica, roma.
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E di codeste iscioperate razzumaglie te tu vuo’ rizzar la republica perfetta?
 O Plato, cùrati.
(..) e ruminando il tempo col sedere: a spese di chi può, dopo l’ore e l’opere e i giorni, versare zecchino d’oro di lavoro, e di buon senno in nella ciotola del comune profitto. Dico anzi della comune vivibilità.




Andando a Tivoli al Volta a quel falansterio di glorie onusto, e di storia, accanto alla Centrare Elettrica e alla diga conobbi il sindacato, ed erano ancora gli anni settanta a cominciare. Non ricordo neanche che la cgil-scholae esistesse, non sapevo di sindacature e di molte altre cose. Ricordo che al ritorno, stanchissimo, tra le due e le tre p.m., verso il raccordo le puttane smontavano ed io, su richiesta, le caricavo; isse mi guatavano malcelando il sorriso con i trucchi strafatti come in un film della tendenza post-realista impressionista. Mi sembrava allora giusto d'essere gentile, senza adire alla “Guida Galattica per gli Autostoppisti”, ero giovane ed indifeso, e non lo dico per le puttane. Mi misero in mezzo, preside e vice, e mi fecero fuori, nel senso di licenziarmi in tronco. A quel punto entro in gioco Gloria, la collega di Math che indossava un nero grembiule d'ordinanza ed una grinta adeguata, comunista si diceva in giro, che fino a quel punto s'era tenuta in disparte da queste cose sessantottine e rivoluzzionarie; Gloria entrò in presidenza non invitata e al mio cospetto avanzò al tavolo ove il Preside era assiso, e il vice in piedi dietro, esordendo con un pugno possente che scosse la cadréga ed il suo titolare e in puro romanesco gli fece presente che...non ricordo nulla salvo l'impeto e la scena dell'istesso. Tanto fu che il mio licenziamento finì in ...Gloria, per così dire. Mi fu assegnato un'incarico equivalente di Fisica e Lab al quale io frastornato e contento nulla obiettai. Questo, prima, eh. Prima degli anni ottanta, molto prima..
Già a metà del decennio rivoluzzionario, nel mezzo degli eccidi e dei rapimenti dei ganassa di destra e sinistra, noi che ora sparuti eravamo sicuramente cgil in scuola, proponemmo per i "bidelli" e assimilati una elaborata proposta di "qualifica funzionale" che - mi spiegarono dopo - significava in soldoni che ognuno avrebbe guadagnato per il ruolo e la qualifica effettiva che avevano assunto di fatto (in tirare stracci in terra o camminare per documenti o sorvegliare). Finì in nulla, c'è da dirlo: si trattava di lavorare, nè più nè meno come gli altri che mi sfilavano sotto il naso su via Labicana. Nello Stato? Lavorare? Ccà nisciunu è fesso!
Non erano ancora 80 gli anni e già si coglieva la mossa del secolo, glissare distogliere passare oltre ignorare.
Scrivo criptando il testo per nascondere a me e a voi miei 24Lettori la vergogna di essere stato in questi luoghi, in questi "posti" a ingoiare e sopportare quest'andazzo volgare.

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